Per i bambini i 4 libri di Fiabe di M. A. Spadaro ambientate a Palermo nei vari periodi storici. Ed. Vittorietti // 6 giugno 2017 ore 17.00 Conferenza "Arte al femminile" a Palazzo Petyx via E.Albanese 94 Palermo // "O'Tama e Vincenzo Ragusa. Un ponte tra Tokyo e Palermo" a cura di M. A. Spadaro - Palazzo Sant'Elia - 12 maggio-28 luglio 2017

sabato 29 luglio 2017

28 luglio 2017: Finissage della mostra

Locandina

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Arrivederci!


giovedì 27 luglio 2017

giovedì 20 luglio 2017

EXIBART - recensione mostra


EXIBART pubblicato 

FINO AL 28.VII.2017
O’TAMA E VINCENZO RAGUSA: UN PONTE TRA TOKYO E PALERMO
PALAZZO SANT’ELIA, PALERMO

di Giuseppina Vara

Prima sala della mostra
Pittura e scultura, ricami, tessuti, elementi di arredo prendono voce a Palazzo Sant’Elia per raccontare la storia che sul finire dell’800 ha creato un legame tra l’Europa, la Sicilia, e il paese del Sol Levante. Una storia intima e personale tra due artisti che, attraverso un filo teso tra poli geografici e culturali remoti, ha condizionato profondamente il corso della ricerca e della sperimentazione artistica, dando uno stimolo propulsivo alla diffusione del giapponismo in Italia. La mostra "O’Tama e Vincenzo Ragusa. Un ponte tra Tokyo e Palermo”, curata da M. A. Spadaro, intesse un dialogo tra le opere della pittrice giapponese e quelle dello scultore palermitano, arrivato a Tokyo nel 1876 come insegnante dell’accademia di arti occidentali, appena istituita per ricucire il rapporto tra Oriente e Occidente. L’incontro tra due paesi distanti, veicolato dall’intrecciarsi di tradizioni artistiche estranee, ha dato vita ad un linguaggio pittorico intriso di caratteristiche inedite, la cui decifrabilità è una chiave di lettura della mostra. Il corso dell’esposizione segue la traiettoria tracciata da una parte all’altra del mondo, accompagna il passaggio da iconografie lontane (geishe, fanciulle in kimono, paesaggi eterei, sete dipinte) verso un repertorio prossimo alla tradizione figurativa italiana e locale, ai retaggi iconografici rinascimentali, alla storia di Palermo (dove i due artisti si erano trasferiti), in quegli anni partecipe del discorso artistico europeo legato all’art nouveau. 

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Vincenzo Ragusa, Pace, tondo in gesso, diametro cm 30



Nel piano nobile si dispiega la storia di una pittrice capace di far proprie modalità espressive occidentali, verismo, soluzioni iperrealistiche, quell’uso impressionista del colore che si mischia alle delicate atmosfere giapponesi, in una sintesi di linguaggi peculiarissima.
In una grande tela, il profilo definito di monte Pellegrino ritagliato tra cielo e mare, immerso in un’atmosfera notturna rarefatta, domina la rappresentazione di Palermo sul finire dell’800: i primi lampioni a illuminare le strade, il riflesso vivido dei passanti sul marciapiede madido, quel fascio di luce che segna una direttrice mediana, una traiettoria luminosa quasi impressionista sul gregge. Tutto è consegnato alla visione nella sua minuzia, attraverso velature impalpabili che lasciano trapelare la potenza luminosa del colore; tutto è affidato ad una soluzione prospettica ardita che rivela la sorprendente padronanza del mezzo.
Il linguaggio di O’Tama, già aperto verso il contemporaneo del suo tempo, è ancora in grado di dialogare con il presente: come innesti in una ricerca che appare inesauribile, quattro opere di artisti contemporanei scortano il percorso della mostra.
La pittura di O’Tama restituisce questa tensione verso la contemporaneità, verso soluzioni inesplorate, verso la possibilità di contaminazione che tuttavia non tradisce mai del tutto le radici pittoriche dell’artista, quel tocco sottile sempre percettibilmente ancorato alla linea, al tipico grafismo sintetico giapponese.


Giuseppina Vara
mostra visitata il 30 giugno

Dal 12 maggio al 28 luglio 2017
O’Tama e Vincenzo Ragusa: un ponte tra Tokyo e Palermo
Palazzo Sant’Elia
via Maqueda, 81 Palermo
Orari: dal martedì al venerdì 09:30-13.00/15.30-18.30; sabato e domenica 10:00-13:00/16:00-19:00

giovedì 13 luglio 2017

"Rosalia e i gioielli del mare" - 12 luglio 2017 Arsenale della Real Marina - Palermo

Locandina

12 luglio 2017 Arsenale della Real Mariana Palermo
"Rosalia e i gioielli del mare"

Mostra di dipinti di Antonio M. Gregorio Nuccio
a cura di Maria Antonietta Spadaro
ideazione Alessandra de Caro
allestimento Antonio Giannusa
gioielli di Davide Tommaso Benvenuti

Antonio Nuccio




















Rosalia e i gioielli del mare
di Maria Antonietta Spadaro


“E chi semu muti? Viva viva Santa Rusulia”
(Una delle esclamazioni dei fedeli durante il corteo del Festino)


Sorvolando sulla vicenda leggendaria o storica della figura di Rosalia Sinibaldi - vissuta da eremita nel medioevo, al tempo dei normanni Altavilla, ed elevata alla santità nel sec. XVII grazie al ritrovamento sul Monte Pellegrino dei suoi resti mortali che, portati in processione, riuscirono ad arrestare la terribile epidemia di peste a Palermo - Antonio Nuccio, con i consueti modi pittorici, ammiccanti e divertiti, propone l’effige della Santa che ci appare, quale consolidata presenza cittadina, sullo sfondo di alcuni siti urbani. 

Qualche anno fa Amelia Crisantino osservava: «La peste inizia a Palermo perché un mercante tunisino [Maometto Calavà] compra con doni il permesso del viceré spagnolo e, secondo la convinzione popolare, smette solo quando si aggancia l’intercessione della santa più adatta. Insomma: per una raccomandazione entra e per un’altra ne esce. Una cifra della storia della città?».

Lo stringente indissolubile legame tra Santa Rosalia e la città di Palermo con il suo mare, mai affievolitosi nei secoli, trova in questi quindici recenti dipinti di Antonio Nuccio - improntati sempre a garbata ironia - un rapporto visivo con luoghi della città come la Cattedrale, la Cuba, Maredolce, la grotta dell’eremitaggio della Santa sul Monte Pellegrino, Mondello e lo Stabilimento balneare, Isola delle Femmine e naturalmente il Carro, il Festino con le sue luminarie e i giochi d’artificio (Giochi di Joia). La presenza del mare, o anche specchi d’acqua, fa da legante tra le varie composizioni.
Attorno a quello che potrebbe essere il lago di Maredolce, sono leziosi ombrelloni, mentre sul mare di Isola delle femmine le bagnanti intonano un ammaliante coro … In un altro lido invece mitiche sirene si bagnano nella salata distesa azzurrina.
Unificate dalla stessa dimensione delle tele (cm 70x70) le immagini, esaltate da colori lucenti come smalti, mostrano una giovane Rosalia, stupita del suo stesso intramontabile ruolo da protagonista assoluta nell’empireo religioso della città.

Sullo sfondo di tali suggestivi luoghi, Rosalia sfoggia gioielli più o meno bizzarri, ideati da Nuccio e tradotti in concreti oggetti da Davide Tommaso Benvenuti, sempre legati al tema del mare. Si accende così un dialogo di sicuro interesse tra i due artisti e le loro creazioni.  


Antonio Giannusa: allestimento mostra

La mostra

La mostra


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sabato 8 luglio 2017

D&G a Palermo 6-9 luglio 2017: la Collezione ispirata a PALERMO

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Palazzo Ganci: i gioielli

Palazzo Ganci

Palazzo Ganci
 Per presentare la loro Collezione moda ispirata alla nostra città Dolce e Gabbana sbarcano a Palermo con il loro lussuoso yacht .
Le ridicole polemiche palermitane (critiche infinite della serie "meglio niente" ovvero "non fare e non lasciar fare", il tutto condito di rabbia per non essere presenti alle sfilate e ai pranzi di gala ...). Si parla delle emergenze del nostro paese: ricordiamocelo! Ecco alcune immagini esportate nel mondo ...

Palazzo Ganci
Palazzo Ganci: la terrazza e la chiesa di Sant'Anna


Palazzo Ganci
La cena di Gala alla Gam

G. Tornatore a Palazzo Ganci

Palazzo Ganci

Palazzo Ganci

Palazzo Ganci

Palazzo Ganci

Palazzo Mazzarino: gli stilisti sul loggiato

Palazzo Mazzarino

Palazzo Mazzarino
Piazza Pretoria

Piazza Pretoria

Piazza Pretoria

Piazza Pretoria

Piazza Pretoria

Piazza Pretoria

Piazza Pretoria
Piazza Pretoria


Piazza Pretoria


Piazza Pretoria

Piazza Pretoria

Piazza Pretoria

Piazza Pretoria

Piazza Pretoria

Piazza Pretoria

Piazza Pretoria
Tonnara Florio all'Arenella



Il Palazzo dei Quattro Pizzi
L'ingresso con la scritta luminosa al Baglio

Il Palazzo dei Quattro Pizzi



L'ingresso al Baglio
Il Palazzo dei Quattro Pizzi


Tonnara Florio all'Arenella



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La boutique

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