L'ingresso del museo |
Villa Zito |
Una delle sale con l' Eruzione dell'Etna di Renato Guttuso |
Una sala |
Lo spazio dedicato a Pippo Rizzo |
Una delle vetrine/archivio |
Dopo gli interventi istituzionali del Sindaco Orlando, del Presidente della R. S. Crocetta e del Presidente dell'ARS Ardizzone, il Presidente della Fondazione Sicilia, Gianni Puglisi, ha con orgoglio illustrato il processo che in questi anni ha portato la Fondazione a dotare la città di due strutture museali di assoluto prestigio: Palazzo Branciforte, il cui restauro e allestimento delle collezioni è stato firmato da Gae Aulenti (2012), e Villa Zito, oggi riaperta come prezioso museo dei dipinti di proprietà della Fondazione, con opere che vanno dal sec. XVII ad oggi.
Il totale delle opere - ha sottolineato Puglisi - è di 1601, ne sono esposte 300 mentre altre 50 sono in vetrine/archivio, che contengono e rendono visibili opere che altrimenti sarebbero rimaste chiuse nei depositi. Non ci soffermiamo qui sul notevolissimo patrimonio delle opere esposte.
Una ristrutturazione totale che ha dotato la Villa/Museo di servizi come un'aula didattica e accessi per diversamente abili. Le vecchie vetrine del precedente allestimento sono state donate al Museo Regionale Alessi di Enna. Nei sotterranei è stato sistemato l'Archivio della Fondazione Sicilia: il prezioso tesoro archivistico del Banco di Sicilia che verrà valorizzato realizzando - come ha annunciato Puglisi - un volume sulla Storia del Banco di Sicilia.
Dal 2014 la Fondazione Chiazzese affianca la Fondazione Sicilia in qualità di "fondazione strumentale" per l'arte e la cultura: essa avrà sede proprio a Villa Zito, mentre la Fondazione Sicilia a Palazzo Branciforte. [M.A.S.]
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