Per i bambini i 4 libri di Fiabe di M. A. Spadaro ambientate a Palermo nei vari periodi storici. Ed. Vittorietti // 6 giugno 2017 ore 17.00 Conferenza "Arte al femminile" a Palazzo Petyx via E.Albanese 94 Palermo // "O'Tama e Vincenzo Ragusa. Un ponte tra Tokyo e Palermo" a cura di M. A. Spadaro - Palazzo Sant'Elia - 12 maggio-28 luglio 2017

giovedì 15 maggio 2014

VILLA LAMPEDUSA: un bene da salvare!

La villa oggi

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L'ex foresteria restaurata

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Un interno in pessimo stato
VILLA LAMPEDUSA AI COLLI: un bene da salvare!

Edificata nel 1721 da Don Isidoro Terrana, nel 1770, passò al principe di Villafranca. Il suo proprietario più celebre fu senza dubbio il principe Giulio Tomasi di Lampedusa, il principe astronomo, che proprio per soddisfare questa passione fece realizzare nella villa un osservatorio.
L’attuale aspetto che risale al 1756, quando apparteneva ai Terrana, è opera dell’architetto Giovanni del Frago. Al centro vi è un corpo sporgente con scalone a doppia rampa e ringhiera in ferro battuto. Una elegante decorazione policroma stile Luigi XVI impreziosiva la facciata nei riquadri al di sopra dei finestroni, oggi sono quasi illeggibili. Gli interni presentano raffinati affreschi di Gaspare Fumagalli e stucchi ancora visibili, seppure nel disastro generale. La villa, acquistata di recente da nuovi proprietari, necessita di immediati restauri, sia perché parte del magnifico corpus di ville settecentesche, vanto della nostra città, sia perché dimora di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore del celeberrimo Gattopardo, e per questo oggetto di visite di turisti e studiosi, che desidererebbero vedere il luogo tenuto in condizioni degne della sua importanza storica e artistica.
Gli adiacenti ambienti della foresteria sono stati restaurati a cura dei proprietari per destinarli ad albergo.

1 commento:

  1. Gentile Signora Spadaro,
    mi preme precisare che, rispetto allo stato di degrado in cui versava la villa al momento del nostro acquisto, tanto - anzi tantissimo - è stato fatto rispetto ai precedenti proprietari.
    Non solo è stato restaurato il baglio (foresteria), ma anche la serra ottocentesca, la torre dell'acqua, le scuderie, la casa del custode, e parte del parco, oltre ad essere stata messa in sicurezza la villa. Il restauro di una villa settecentesca è assai complesso, in particolare per una villa che da circa 44 anni versava in stato di abbandono.
    Purtroppo, Lei non ha idea dell'impegno finanziario e di tempo, e dei sacrifici che abbiamo affrontato per il recupero dei fabbricati storici sopra indicati.
    Abbiamo persino dovuto procedere alla piantumazione di tutte le alberature che avrà visto in occasione della Sua visita.
    Oggi, come detto, la villa è aperta alla cittadinanza, ed è fruibile da tutti.
    Ovviamente, ci stiamo adoperando per il recupero della villa. I progetti sono stati già approvati (Soprintendenza, ecc.) e siamo in attesa di ricevere quello del Genico Civile.
    Come potrà immaginare, l'impegno economico è molto gravoso, e nessuno si è mosso per darci un aiuto.
    La prossima volta, prima di lasciarsi andare in giudizi scellerati, provi a confrontarsi ed ad acquisire tutte le giuste informazioni così da valorizzare il ns. impegno e non compromettere quanto di buono finora fatto, testimoniando, così come noi facciamo ogni giorno, l'amore per questa villa, e per la sua storia, e dando un aiuto concreto al suo recupero.
    Saluti.
    Dott. Francesco Dragotto

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