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Grande serata venerdì 5 aprile 2013 per l'inaugurazione della mostra Antiquari a Palazzo Reale di Palermo
dal testo in catalogo di Maria Antonietta Spadaro:
"Mentre Palermo aspira ad entrare
nell’
élite dei siti Unesco Patrimonio
dell’Umanità con l’itinerario arabo-normanno e (aspirazione ancora più audace)
a proporsi come Capitale Europea della Cultura per il 2019, conviviamo quotidianamente con gli enormi problemi
di questa nostra città, che tristemente non riesce a risolvere. Ci salverà la
Cultura? Ci salverà la Bellezza? Chi, come me, opera in questo ambito,
nonostante tutto, continua a crederci; spera per esempio che un giorno i nostri
musei e luoghi d’arte trovino il modo di associarsi, cosicché i turisti possano
acquistare un biglietto unico per visitarli (con la certezza di trovarli aperti
nei giorni e negli orari stabiliti!). Sembrerebbero cose normali, ma qui non lo
sono. Il Palazzo Reale è un luogo privilegiato, insieme alla Cappella Palatina,
sono i siti più visitati
nell’isola, ma una vera politica culturale non è esistita in Sicilia
negli ultimi decenni: basti pensare al giardino della Zisa, abbandonato, allo
Stand Florio di Ernesto Basile, restaurato e lasciato nel degrado più assoluto,
e l’elenco potrebbe continuare a lungo. Finché non si coordineranno gli
interventi delle varie
amministrazioni, all’interno di una programmazione unitaria, non risolveremo
mai nulla.
Ecco che occasioni come la mostra
Antiquari a Palazzo Reale di Palermo, la
prima iniziativa dell’Associazione Culturale Valore Arte Sicilia – voluta e
organizzata con impegno da soggetti privati e ospitata nel luogo simbolo della
storia della città, lo straordinario palazzo voluto dai normanni nel XII secolo
– non possono che renderci lieti, perché propongono un modello espositivo nuovo
che offre ai palermitani, e non solo, l’opportunità di scoprire tesori,
prodotti dell’arte e dell’artigianato alto, scaturiti dalla creatività, dalla
cultura, dalla genialità dell’uomo.
L’esposizione non è, come altre volte è avvenuto, una
mostra/mercato: i membri dell’associazione si propongono l’obiettivo di
promuovere le affascinanti arti
siciliane presso il vasto pubblico, facendo conoscere la loro presenza attiva
nel mondo della cultura. A tal fine i quindici espositori hanno selezionato per
l’occasione pezzi di assoluto pregio e rara bellezza: maioliche, mobili,
argenti, quadri, specchiere, porcellane e gioielli, dal sec. XVI al XIX.
Contestualmente si può ammirare
una bella collezione privata di maioliche siciliane medievali.
L’arte è ciò che concretamente la
storia e la cultura dell’uomo hanno prodotto, oggi abbiamo qui l’opportunità di
godere di tante meraviglie, nella speranza che anche questa esposizione possa
far comprendere il valore educativo, culturale ed economico del patrimonio artistico della nostra magnifica
terra. Puntando ad un’autentica valorizzazione della nostra eredità
storico-artistica, attraverso una seria politica culturale, potremmo risolvere,
se non tutti, almeno una buona parte dei nostri problemi."
La mostra
è ospitata nelle Sale duca di Montalto, messe a disposizione dall’Assemblea
Regionale Siciliana e dalla Fondazione Federico II, dal 5 al 28 aprile - Foto di Pietro Lupo
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