|
9 febbraio 2013 |
|
Sancte da culto a cult |
|
1 |
|
6 |
|
2 |
|
7 |
|
4 |
|
3 |
|
8 |
|
5 |
|
9 |
|
10 |
Sabato 9 febbraio 2013, ore 18.00, presso la Cappella Lo Bianco, via Isidoro La Lumia 77
inaugurazione della mostra di dipinti di Antonio Gregorio Maria Nuccio
SANCTE DA CULTO A CULT
presentata da Maria Antonietta Spadaro
Se le donne
hanno avuto scarsa presenza nella storia, le Sante al contrario popolano in
massa il Paradiso: tristemente martiri, ancora e troppo spesso, nel tragico
panorama odierno, non tutte però ottengono la gloria eterna ... Comunque le
donne beate, della storia della chiesa cattolica, sono divenute oggetto dei lavori pittorici dell’artista
Antonio Gregorio Maria Nuccio, classe 1978, diplomato all’Accademia di Belle
Arti di Palermo. Dopo le personali del 2009, 2010 e 2012, egli – privilegiando
sempre il tema femminile, pur coniugato tuttavia in diverse e contrastanti versioni – ci offre questa volta una carrellata di donne, che nei secoli sono ascese
alla santità, indagando
provocatoriamente il senso
odierno di tali esperienze. Sancte da Culto a Cult è il titolo di questa mostra, forse dissacrante e
non priva di humor, che
tuttavia rivela quasi un interesse
antropologico nel costruire un tale curioso albo figurato, ricco di ben
cento figure: una sorta di icone
attualizzate.
|
11 |
|
12 |
Niente di lezioso, sdolcinato o
eroico, le sue sante sfilano come donne qualsiasi, nostre antenate
che hanno avuto la s-ventura di
scontrarsi con poteri forti e arroganti, a cui si sono opposte con
determinazione
e coraggio,
sopportando spesso terribili, inaudite violenze fisiche.
La pittura di Nuccio, basata
sulla tecnica dell’olio su tela, è asciuta e sintetica, caratterizzata da vivaci colori, forti e decisi, privi di mezze tinte. La costruzione
frontale dei corpi, diversamente
abbigliati, accomunati solo
dai grandi occhi con le pupille rivolte al cielo, ricorda a tratti modi
messicani. Non mancano gli attributi delle sante, tramandati dall’iconografica
tradizionale, a volte uniti a
fantasiose trovate, come gli
“occhiali” di Santa Lucia.
|
13 |
Discendente, per parte di madre,
dagli artisti palermitani Giuseppe e Luigi Di Giovanni, operanti tra 800 e 900,
nel solco della consolidata tradizione del naturalismo tipico del sec. XIX,
Nuccio non si lascia tentare da nostalgie figurative del passato, esprimendosi
invece con un linguaggio personale, volutamente
sopra le righe, connotato da uno stile pseudo-popolare
accattivante
e ironico. [M.A.S.]
|
14 |
|
15 |
|
16 |
Nessun commento:
Posta un commento