Per i bambini i 4 libri di Fiabe di M. A. Spadaro ambientate a Palermo nei vari periodi storici. Ed. Vittorietti // 6 giugno 2017 ore 17.00 Conferenza "Arte al femminile" a Palazzo Petyx via E.Albanese 94 Palermo // "O'Tama e Vincenzo Ragusa. Un ponte tra Tokyo e Palermo" a cura di M. A. Spadaro - Palazzo Sant'Elia - 12 maggio-28 luglio 2017

sabato 5 dicembre 2015

L’élan vital nelle creazioni di Antonietta Filangeri

1
Presentazione1

Presentazione 2


5 dic. 2015  Villa Niscemi

3

L’élan vital nelle creazioni di Antonietta Filangeri 

di Maria Antonietta Spadaro

Secondo il filosofo francese Henri-Louis Bergson (1859-1941), l’élan vital (slancio vitale), è la forza che muove la vita, come adattamento dinamico all’ambiente.
La dialettica fra la vita e le forme deve presupporre il movimento: una forma definita in modo statico è sempre una sconfitta del movimento vitale. L’essere umano deve vivere trasformando se stesso, evolvendo il proprio essere per crescere e progredire.
Credo che la personalità e le opere di Antonietta esprimano proprio l’élan vital di Bergson, come raramente mi è capitato di incontrare.
Lavorare la creta, ossia una materia informe che si lascia plasmare assecondando i pensieri, le emozioni, gli impulsi dell’artista, non poteva che essere il medium preferito da Antonietta Filangeri per comunicare i propri sentimenti.
Mi sono sempre interessata al lavoro delle donne artiste, ma comunque per ogni vero artista in generale, è impossibile separare l’essenza del carattere dal valore, la qualità, lo stile delle opere che egli produce. Ciò è evidente nelle creazioni di Antonietta, vitali e sfuggenti come il tempo e la vita stessa.
Il polpo, i coralli, le suggestioni marine sono temi che Antonietta tratta con l’impeto vitale che la caratterizza e che riesce a stregarci. Così avviene per i Presepi, brulicanti di forme che non lasciano sostare il nostro occhio; e ancora per gli utensili, alzate, centrotavola, ecc., per i quali le consolidate strutture della tradizione si rinnovano secondo quel necessario slancio verso nuove conquiste formali, e infine per i deliziosi cretamonili, i quali attingono sia dal mondo marino sia da movenze barocche, sempre con quella gioiosa ludica affascinante fantasia della nostra artista.
2

4
5

6
Antonietta è cresciuta in una famiglia di architetti - lei stessa è architetto - e, sebbene ci fossimo incontrate qualche volta, in realtà è stato il tristissimo evento della morte del padre, il Prof. Camillo Filangeri, nel 2013, l’occasione che mi ha consentito di conoscerla più da vicino: un fiume in piena.

Ho apprezzato molto il lavoro di Antonietta a Tusa, dove ha ristrutturato un piccolo edificio - ora destinato ad accogliere l’ “OFFICINA D’ARTE ALESINA-Camillo Filangeri” -, ereditato dal padre, per farne un luogo della memoria della famiglia e in particolare del genitore, in omaggio al quale ha organizzato, sempre a Tusa, quest’anno un convegno per ricordarne la personalità e la figura di raffinato e apprezzato studioso.

7
8

Nessun commento:

Posta un commento