Per i bambini i 4 libri di Fiabe di M. A. Spadaro ambientate a Palermo nei vari periodi storici. Ed. Vittorietti // 6 giugno 2017 ore 17.00 Conferenza "Arte al femminile" a Palazzo Petyx via E.Albanese 94 Palermo // "O'Tama e Vincenzo Ragusa. Un ponte tra Tokyo e Palermo" a cura di M. A. Spadaro - Palazzo Sant'Elia - 12 maggio-28 luglio 2017

sabato 4 giugno 2011

54° BIENNALE DI VENEZIA



PADIGLIONE ITALIA ALLA 54° ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE DELLA BIENNALE DI VENEZIA

L’ARTE NON E’ COSA NOSTRA

a cura di Vittorio Sgarbi, il quale ha detto:

"L’obiettivo è il risarcimento del rapporto fra letteratura, pensiero, intelligenza del mondo e arte, chiedendo, non a critici d’arte, neppure a me stesso, quali siano gli artisti di maggiore interesse tra il 2001 e il 2011, ma a scrittori e pensatori, il cui credito è riconosciuto per qualunque riflessione essi facciano sul nostro tempo".


Alla domanda "Chi stabilisce se un artista può partecipare alla Biennale?" Sgarbi risponde

“la mafia del mercato” . E lui , in qualità di curatore del Padiglione Italia della grande rassegna d’arte veneziana, ha deciso di “contrastare apertamente questa consuetudine” e di mettere in campo la sua “Biennale democratica”.

In apertura del Padiglione è l’inquietante quanto significativa “L’Italia in croce” di Gaetano Pesce.

Con la sua solita originalità di vedute e un certo coraggio, il curatore ha scaricato sul visitatore una grande quantità di opere e di artisti, che testimoniano un panorama sufficientemente variegato e confuso, assolutamente fedele della realtà delle attuali proposte d'arte ... Naturalmente le critiche non si sono fatte attendere ...


Per la sede espositiva tradizionale del Padiglione Italia, ampliato in occasione del 150° dell’Unità d’Italia, sono state così selezionate 200 grandi personalità di riconosciuto prestigio internazionale a cui è stato chiesto di indicare un artista che abbia avuto una rilevanza nel primo decennio di questo millennio, dal 2001 al 2011.
All’Arsenale sono esposti 200 artisti frutto di 200 modi diversi di concepire l’arte. Una rappresentazione caleidoscopica che non si limita alle scelte dei critici e non segue le tendenze delle gallerie, ma alimenta lo straordinario connubio tra arte, letteratura, filosofia. Una sorta di "risarcimento" per ricucire il rapporto tra pittura e scrittura, tra letteratura e arte. Il risultato è la presenza di molti generi che vanno dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al design,dalla ceramica alla videoarte e alla grafica, ma anche la moda e la gastronomia solitamente escluse.

All’interno del Padiglione Italia in Arsenale è esposto anche il Museo della Mafia,concepito dallo scenografoCesare Inzerillo, portato da Salemi a Venezia, che offre il leit-motif dell’esposizione: “L’Arte non è cosa nostra”.
Il progetto di allestimento del Padiglione Italia in Arsenale è stato affidato al bravissimo architetto Benedetta Miralles Tagliabue, già vincitrice dello scorso Expo di Shangai per il Padiglione spagnolo. Il Padiglione Italia si presenta nelle pareti laterali, come le quadrerie del '700, mentre al suo interno le strutture aeree si snodano in percorsi morbidi e sinuosi dalle mille sfacettature e campi di visione, che consentono una soluzione di continuità.


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